sabato 20 settembre 2008

IL CAVALIERE ELETTRICO

Debutta oggi in libreria il cavaliere elettrico.
Qui sotto una scheda introduttiva al libro.

L’ARTISTA CHE HA CREATO IL ROCK D’AUTORE ITALIANO
"Lou Reed mi disse che se gli americani sono figli dei cow-boy e dei Padri Pellegrini, noi italiani discendiamo da modelli di classicità assoluta. Dunque, perché non riappropriarsene? Aveva ragione."
Massimo Bubola

Massimo Bubola è una figura centrale nella canzone d’autore italiana. Negli oltre trent’anni della sua carriera ha composto diciannove album (compresi compilation e live) e scritto più di trecento brani. Già alla fine degli anni ’70 Bubola trasfonde nelle sue canzoni la potenza del linguaggio del rock, senza rinunciare a una poetica che si abbevera alla tradizione della musica popolare e della canzone d’autore italiana.Miscelando questi elementi, arriva a maturare una formula musicale ricca di suggestioni letterarie che è stata definita ’rock d’autore’. Non a caso è proprio al sodalizio con Bubola che si devono i due album del periodo folk rock di Fabrizio De Andrè: Rimini e L’indiano.Ma l’autore veronese continua a sviluppare un percorso personale, che porterà alla creazione di un’epica musicale attraverso i ritratti di personaggi storici come Giuseppe Garibaldi, Dino Campana, Tina Modotti, o con la moderna rivisitazione della latinitas di Eurialo & Niso. Questa epopea rock, figlia delle tradizioni italiane, nulla ha da invidiare a quella a stelle e strisce di Bob Dylan e suggerisce in ambito musicale le medesime istanze che costituiscono la spina dorsale della New Italian Epic di oggi.Per questo Matteo Strukul, critico musicale fra i più attenti e preparati della nuova generazione, ha deciso di raccogliere la testimonianza di Massimo Bubola: per porre in luce i guizzi e le riflessioni, la letteratura e l’istinto rock che caratterizzano l’intera sua opera.Album per album, canzone per canzone, in una lunga intervista che incrocia il commento ai testi, Il cavaliere elettrico svela le immagini preziose di una poesia che non rinuncia alla sensualità e alle contaminazioni d’oltremanica e d’oltreoceano.Questo è un vero viaggio romantico, una straordinaria avventura letteraria che vive nel dialogo e nell’amore incondizionato per la musica.



venerdì 5 settembre 2008

NATO PER UCCIDERE

Il romanzo di un maestro. Questo "Nato per uccidere" di Charles Willeford ripropone la grande epopea americana raccontata degli scrittori del sud e culla il lettore nei grandi spazi della Florida, fra galli da combattimento e uomini d'onore, morti ammazzati e promesse che non possono essere spezzate.
Definire questo romanzo un noir non è una diminutio, anzi, in un mondo dove tutto ormai è diventato nero "Nato per uccidere" è un libro emblematico per il genere che rappresenta perchè cattura quella violenza vergine, quel senso di ineluttabile e indicibile, quell'ossessione oscura e affamata che sono gli elementi costitutivi della spina dorsale del noir.
Una trama semplice e rigorosa, personaggi scavati nel dolore come le gole dei galli sventrati nelle arene, un mondo rurale e spietato, fatto di passioni fiammeggianti e di colori vivi e accesi, amori finiti male e vendette consumate a distanza di anni, sono gli ingredienti vincenti di un autore che si pone nel solco della grande tradizione a stelle e strisce.
Menzione d'onore per una copertina perfetta, oltremodo evocativa e tutta giocata su toni di bruno che rimandano al tabacco e al sangue coaugulato, alla terra e alla pelle scura, tutti elementi protagonisti nel gotico affresco tratteggiato in modo affascinante dalla penna calda e ispirata di WIlleford. Nella speranza che questo in edizione tascabile, davvero curatissima, sia il primo di una lunga serie di romanzi di Willeford per l'attenta e lucida Hobby & Work.
Chapeau.