martedì 19 maggio 2009

LA LUNGA STRADA DELLA VENDETTA di JOE R. LANSDALE


di Matteo Strukul
Di Joe R. Lansdale si scrive molto spesso ma la ragione è semplice: l’autore texano è estremamente prolifico e rappresenta uno dei rari casi letterari in cui la quantità non inficia la qualità, tutt’altro. Aggiungete che Lansdale è un autore in grado di sperimentare in modo vincente davvero molti generi: horror, pulp, western, fantascienza… e fumetto. I ragazzi di Edizioni BD lo sanno e infatti hanno pensato bene di accaparrarsi i diritti di alcune gemme nascoste. “La lunga strada della vendetta” è una di queste. Perché, partendo dal fumetto di Batman, Lansdale tira fuori dal cilindro una storia splendida, scritta in maniera sontuosa, sviluppando suggestioni che non gli conoscevamo. Ma andiamo con ordine. “La lunga strada della vendetta” racconta di una serie di efferati omicidi, consumati sulle strade e nei vicoli di Gotham City e di una riserva indiana non molto distante dalla metropoli. Batman ci mette poco a capire che la scia sanguinosa di morti che si allunga come un’ombra famelica e spietata collega in modo raccapricciante i due luoghi. Perché c’è qualcuno su una Ford Thunderbird nera che si diverte a fare strame di corpi. Ma niente è come sembra in questo romanzo ad altissimo voltaggio narrativo e allora ecco antiche tradizioni pellerossa e scintillante tecnologia, rabbia bestiale e vendetta a lungo meditata, intrecciarsi fra loro e confluire in un unico, terrificante incubo. Perché Lansdale è uno stregone della scrittura, un magnifico e coraggioso sperimentatore che pesta sull’acceleratore e non si ferma di fronte a nulla, lasciando che la sua penna venga manipolata da quella fervida immaginazione che regala al lettore sequenze narrative dalla forza icastica davvero mozzafiato, in cui anche il suo stile si colora di guizzi nuovi e travolgenti. “La lunga strada della vendetta” è dunque un gran libro, non solo perché costruito con il consueto genio affabulatorio ma anche perché mette in luce accenti e intuizioni per certi aspetti rivoluzionari per lo stesso autore texano, come se aver cercato ispirazione nell’amore per i comics, i cartoni animati di Tex Avery e l’horror da Drive in gli avesse aperto nuovi orizzonti narrativi.
Un Batman cupo e tormentato, un demone implacabile e lo spirito pellerossa che avvolge come un magico mantello la trama. Un libro imperdibile.